Gefirina senza GABA organizza la struttura postsinaptica

 

 

DIANE RICHMOND

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XXI – 29 giugno 2024.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Le alterazioni delle proprietà sinaptiche caratterizzano numerose e gravi neuropatologie, pertanto l’approfondita conoscenza dei meccanismi di sviluppo, mantenimento e regolazione sinaptica, non ha interesse solo per fini neurofisiologici, ma può direttamente incidere sul trattamento di malattie neurologiche e psichiatriche. In questo ambito di studi, un problema di cui ci siamo occupati anche di recente, è rappresentato dal comprendere in che modo al livello biologico cellulare di base si stabiliscano le connessioni sinaptiche e in maniera appropriata e precisa determinino tutte le corrispondenze molecolari fra strutture della membrana presinaptica e strutture della membrana post-sinaptica, con particolare riguardo per la corrispondenza tra zone attive di rilascio e recettori. Proprio a questo riguardo abbiamo pubblicato la recensione di uno studio di rilievo, ma si tratta solo di una prima risposta a uno dei tanti interrogativi.

Etta Carricaburu e colleghi coordinati da Soham Chanda, per indagare i meccanismi di questo processo, hanno analizzato in neuroni umani derivati da cellule staminali il meccanismo molecolare della formazione post-sinaptica del rilevamento del neurotrasmettitore inibitorio GABA (acido γ-aminobutirrico).

(Carricaburu E. et al., Gephyrin promotes autonomous assembly and synaptic localization of GABAergic postsynaptic components without presynaptic GABA release. Proceedings of the National Academy of Sciences USA – Epub ahead of print doi: 10.1073/pnas.2315100121, 2024).

La provenienza degli autori è la seguente: Department of Biochemistry and Molecular Biology, Colorado State University, Fort Collins, CO (USA); Biological Science Division, University of Chicago, Chicago, IL (USA); Molecular, Cellular and Integrated Neurosciences Program, Colorado State University, Fort Collins, CO (USA); Cell and Molecular Biology Program, Colorado State University, Fort Collins, CO (USA).

L’importanza delle sinapsi inibitorie GABAergiche nel nostro encefalo, e più in generale in quello dei mammiferi, è superiore a quella di qualsiasi altro sistema neurotrasmettitoriale, sia perché sono le più numerose – il GABA è quantitativamente il neurotrasmettitore più presente – sia perché la loro attività inibitoria costituisce il meccanismo di regolazione, controllo e calibratura di fondo della fisiologia della corteccia cerebrale e delle reti che fanno capo alla corteccia. Un vecchio aforisma neurofisiologico diceva: la corteccia è guidata dall’inibizione; in effetti, i meccanismi inibitori gabaergici, oltre a regolare le risposte di una miriade di piccoli circuiti, costituiscono il meccanismo che consente di tenere preparati e sospesi tutti i sistemi neuronici che il cervello prevede di impiegare momento per momento. Non è ancora definito il modo in cui questi miliardi di giunzioni interneuroniche si generino e stabiliscano il perfetto allineamento tra gli apparati strutturali pre-sinaptici e post-sinaptici.

Etta Carricaburu e colleghi coordinati da Soham Chanda hanno monitorato, in una coltura neuronica eccitatoria glutammatergica, derivata da cellule staminali umane che virtualmente manca di rilascio vescicolare inibitorio GABAergico, la distribuzione cellulare di varie proteine post-sinaptiche GABAergiche. In tal modo, i ricercatori hanno accertato che varie subunità recettoriali GABAA (GABAAR-subunits), proteine di impalcatura post-sinaptica e molecole principali di adesione cellulare possono affidabilmente co-aggregarsi e co-localizzarsi ai domini sub-sinaptici anche deficitari di GABA, ma rimangono fisicamente segregate (distinte e separate) dalle controparti glutammatergiche.

Queste composizioni post-sinaptiche e la loro appropriata giustapposizione con le corrispondenti aree di input presinaptico sono gravemente perturbate dalla delezione genetica della Gefirina, e del fattore di scambio guanosina di- e tri-fosfato (GDP/GTP) associato alla Gefirina, Collybistina. I blocchi di Gefirina-GABAAR, sviluppati in assenza della fisiologica neurotrasmissione GABA, potevano essere successivamente attivati e anche potenziati, mediante una fornitura ritardata di GABA vescicolare. Da questi elementi si deduce che l’organizzazione molecolare post-sinaptica GABAergica può essere avviata mediante un meccanismo molecolare intrinseco Gefirina-dipendente, ma indipendente dal GABA.

 

L’autrice della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Diane Richmond

BM&L-29 giugno 2024

www.brainmindlife.org

 

 

 

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